LA SERVA PADRONA: UNA STORIA DAI SIGNIFICATI PROFONDI

Allo scopo di portare la musica classica al di fuori dei luoghi solitamente deputati per il suo svolgimento avvicinando in tal modo un pubblico più numeroso e diversificato, Fondazione Rovigo Cultura propone, domenica 8 giugno alle ore 21.00 presso il Cortile di Palazzo Roverella, “La serva padrona” con l’Orchestra Città di Vicenza.
Il celebre intermezzo buffo musicato da un giovanissimo Giovanni Battista Pergolesi, su libretto di Gennaro Antonio Federico, fu rappresentato per la prima volta il 28 agosto 1733 al Teatro San Bartolomeo di Napoli, quale intermezzo dell’opera seria “Il prigionier superbo”, dello stesso Pergolesi, destinata però a non raggiungere neppure lontanamente la fama de “La serva padrona”.
Tuttora la popolarità di quest’ultima rimane alta per la leggerezza della trama, semplice ma non superficiale, allegra ma anche commovente nella sua frizzante malizia. Una storia all’apparenza banale, come potrebbe sembrare dal titolo, ma che rivela profondi significati.
Tali peculiarità sono proprie di questi spettacoli che, come fa comprendere il loro nome, sono opere brevi, solitamente pregne di comicità divise in pochi episodi e interpretate da pochi personaggi; dal 1730 essi vengono inseriti fra gli atti di un’opera seria allo scopo di offrire un diversivo, di allentare la tensione e il pathos accumulati durante l’ascolto dell’opera che li ospita.
Oltre alla partecipazione dell’Orchestra Città di Vicenza diretta dal M° Giuliano Fracasso, l’intima cornice di Palazzo Roverella vedrà come interpreti i cantanti Laura De Silva, Davide Caldera e Riccardo Ambrosi; gli attori Fiorella Tommasini, Nadia Poletti e Giacomo Mariotto; il musicista Paolo Lazzarini; lettura scenica di Francesco Toso.
La serata gode del patrocinio del Comune di Rovigo e della collaborazione di Fondazione Cariparo.

L’ingresso è gratuito tramite prenotazione a: rovigocultura@gmail.com

 

FONDAZIONE ROVIGO CULTURA