IL CORO, GRANDE OPPORTUNITA’

Il pomeriggio di martedì 6 maggio il Teatro Sociale della nostra Città ha vissuto una giornata storica, iniziata con la riunione in platea dei bambini, e i loro familiari, che hanno superato le audizioni per entrare a far parte del Coro del Teatro.

Dopo mezz’ora tutti assieme, il Coro ha iniziato la prova nel Ridotto studiando, dopo gli esercizi di vocalità, i primi due brani del concerto del 19 giugno durante la Festa della Musica che li unirà ai ragazzi dell’Istituto De Amicis nel progetto di recupero delle canzoni da battello che i gondolieri cantavano duecento e trecento anni fa in laguna. Guidati da Francesco Toso e Milena Dolcetto, accompagnati al pianoforte da Paolo Lazzarini, i giovani si sono divertiti apprendendo e hanno dato prova di una qualità musicale meravigliosa che può solo che far ben sperare riguardo a questa nuova avventura cittadina.

Ispettrice del gruppo è Marisa Pugina che avrà il compito di coordinamento della compagine che ora vanta 72 iscritti provenienti da tutta la provincia di Rovigo.

Sicuramente i 72 bambini dai 6 ai 12 anni con l’inizio del percorso che li porterà a far parte del Coro di Voci Bianche del Teatro Sociale di Rovigo hanno una grande opportunità che si auspica venga colta con serietà ed entusiasmo: una grande famiglia dove ognuno dovrà essere consapevole di essere parte fondamentale di un tutt’uno.

Unanime il commento dei componenti della nostra Fondazione Gianna Previato e Francesco Toso – “E’ meraviglioso vedere prender forma un progetto sul quale si è ragionato per mesi e che ha trovato nell’Amministrazione Comunale e nella Direzione artistica del Teatro Sociale un terreno fertile per poter nascere e crescere forte. Il grande numero di iscritti al Coro di Voci Bianche del Teatro Sociale di Rovigo, ben 72, sono un segnale positivo e confortante che l’arte del canto e della musica non potranno mai scomparire finchè avranno la linfa vitale dei giovani. Il loro entusiasmo e il loro impegno, dimostrati durante il primo incontro formativo del 6 maggio sotto la guida paziente e competente dei maestri di coro Francesco Toso e Milena Dolcetto, coadiuvati da Paolo Lazzarini al pianoforte e Marisa Pugina in veste di ispettrice, indicano che la strada intrapresa dalla nostra Fondazione per diffondere la conoscenza della musica e più in generale della valorizzazione culturale fra i cittadini, è quella corretta”.

Momenti significativi – ha dichiarato l’Assessore alla Cultura del Comune di Rovigo Erika De Luca -, che ci riempiono di emozione. La cultura ancora una volta è cuore pulsante di tutta la nostra comunità, in questo caso abbracciando soprattutto i giovani. La prima prova del Coro di Voci Bianche del Teatro Sociale, un progetto che abbiamo fortemente voluto, è stata davvero un’esperienza coinvolgente che dà senso al nostro impegno quotidiano per una cultura viva e partecipata che guarda alle nuove generazioni e al futuro. Il Coro di voci Bianche rappresenta non solo un’opportunità educativa, ma anche un vivaio prezioso per i talenti di domani. Ringrazio Fondazione Rovigo Cultura, i ragazzi che numerosi hanno partecipato, le famiglie e tutti i sostenitori di queste importanti iniziative”.

Sono particolarmente soddisfatto – ha affermato il direttore del Teatro Sociale Edoardo Bottacin -, dopo quasi due anni dall’idea primordiale di istituire un coro di voci bianche del teatro sociale di Rovigo, nel vedere come questa iniziativa abbia suscitato l’interesse di oltre 70 ragazzi con le relative famiglie che hanno scelto di aderire al nostro progetto cultura. Progetto che vede la luce proprio grazie alla rinata sinergia tra Teatro Sociale, amministrazione comunale e Fondazione Rovigo Cultura, che oltre a curare la formazione del Coro ne garantisce anche la gratuità di frequenza.

Il nostro teatro è sempre più al centro dello sviluppo culturale della nostra città e al pari dei grandi teatri non solo nazionali ma anche internazionali, avrà un complesso stabile di giovani voci che verrà impiegato oltre che in concerti anche laddove previsto in produzioni liriche”.

 

 

FONDAZIONE ROVIGO CULTURA