UN OMAGGIO A DRIA PAOLA

Continua, con questo progetto, la volontà di Fondazione Rovigo Cultura di far conoscere, prima di tutto agli abitanti di Rovigo e della sua provincia, quelli che sono stati i protagonisti della storia artistico – culturale.
Il progetto di riscoperta e di valorizzazione di Dria Paola, o meglio di Pietra Giovanna Matilde Adele Pitteo, è iniziato, per Fondazione Rovigo Cultura, nel 2020 con lo spettacolare videomapping sulle torri del Castello nell’anniversario dei 90 anni dalla proiezione di “La canzone dell’Amore”, primo film sonoro della storia del cinema italiano.

Il giorno 11 novembre, alla vigilia di un altro anniversario importante, il trentennale della morte di Dria Paola, con questo omaggio concreto all’attrice rodigina, divenuta pietra miliare per il cinema italiano, si chiude un cerchio.
L’iniziativa era stata anticipata durante l’80a Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia nel settembre scorso, e quello che era allora solo un bozzetto grafico, lo si può ammirare, oggi, negli spazi del Cinema Teatro Duomo, che si è ritenuto essere la naturale “casa” dove ospitare Pietra Giovanna Matilde Adele Pitteo.

La sua frase “Di luce mia propria o riflessa brillai e fui star” occupa l’intera parete di fondo della sala del cinema, una mega installazione di 12 metri per 3 dove i curatori della mostra, Luca Malin e Massimo Maria Veronese, hanno ricostruito attraverso una scala del tempo fotografica, la vita artistica dell’attrice rodigina. Qui campaggiano foto inedite concesse dalla famiglia (in particolare, i due cugini Rosanna Faido e Giancarlo Cocco, presenti all’inaugurazione) e dall’archivio del Corriere della Sera. La mostra si snoda, poi, lungo le scale che portano al primo piano con pannelli didascalici che illustrano la vita di Dria Paola.

La mostra è visitabile nell’orario di apertura della Sala cinematrografica.

FONDAZIONE ROVIGO CULTURA