Si è svolta nella Sala Flumina del Museo dei Grandi Fiumi di Rovigo, la conferenza stampa di presentazione di “Xanto Avelli, un artista mondiale”, progetto ideato e realizzato da Fondazione Rovigo Cultura, patrocinato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Rovigo, dalla Provincia di Rovigo e dalla Regione del Veneto. Presenti, oltre ai componenti del Consiglio di Amministrazione della Fondazione, anche il Sindaco di Rovigo, l’Assessore alla Cultura della Regione del Veneto e i rappresentanti di alcune delle Istituzioni partner di progetto.
Dopo 43 anni dal grande convegno dedicato a Francesco Xanto Avelli, uno dei più grandi ceramisti rinascimentali italiani, e l’acquisto della bellissima maiolica “Ero e Leandro”, Rovigo torna a parlare del suo illustre concittadino Francesco Xanto Avelli. L’iniziativa è stata possibile grazie a un progetto di Fondazione Rovigo Cultura.
“L’idea parte dalla considerazione che un approfondimento su Francesco Xanto Avelli, sulla sua produzione artistica e sul contesto storico-culturale nel quale è vissuto e ha operato, arricchirà quanto sin d’ora già indagato e pubblicato e, in una visione più ampia, su un periodo storico-artistico così importante per l’Italia e l’Europa” – afferma Elena Busson, Vicepresidente della Fondazione, che, proseguendo, ricorda anche l’Associazione Xanto Avelli e il suo Presidente, Andrea Pirani, prematuramente scomparso, che iniziò l’opera di divulgazione della figura dell’artista rodigino.
F rancesco Xanto Avelli è stato un artista mondiale, le cui opere sono esposte nei più importanti musei del mondo; un artista di cui si sa molto, ma non tutto: in particolare è
ancora da indagare, in modo approfondito, il primo periodo di vita dell’artista, proprio quello legato alla sua città natale.
Il progetto “Xanto Avelli, un artista mondiale” per la sua complessità e per l’elevato numero di Istituzioni coinvolte, ha richiesto un’organizzazione pluriennale. È costituito, infatti, da più azioni che possono essere raggruppate in tre grandi tematiche: ricerca scientifica, approfondimento didattico e valorizzazione di luoghi identitari – spiega Elena Busson nella presentazione del Progetto. Entrando nel dettaglio, è stato costituito un comitato scientifico che vede la partecipazione di prestigiose istituzioni culturali del panorama italiano: Accademia Raffaello di Urbino, Galleria Nazionale delle Marche, Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, Università degli Studi di Ferrara, Università degli Studi di Urbino, Museo dei Grandi Fiumi di Rovigo e Fondazione Banca del Monte di Rovigo. Il Presidente della Fondazione Banca del Monte di Rovigo ha espresso particolare gratitudine nell’aderire al progetto e ricordando Andrea Pirani ha affermato: “Ringrazio la Fondazione che con questo progetto consente di dare continuità all’impegno portato
avanti da tempo dalla Fondazione Banca del Monte di Rovigo con diverse azioni tra cui l’acquisizione del piatto Ero e Leandro, esposto al Museo dei Grandi Fiumi, e la pubblicazione, tradotta, del catalogo della Wallace Collection di J.V.G. Mallet. La Fondazione Banca del Monte di Rovigo ha aderito con piacere all’iniziativa promossa dalla Fondazione Rovigo Cultura che mira a valorizzare la figura e l’opera di Xanto Avelli coinvolgendo anche istituzioni e realtà fuori provincia conferendo, nel contempo, valore
anche alla nostra città”. Per le ricerche universitarie con relativi scavi d’archivio, sono state finanziate dalla Fondazione Rovigo Cultura, due borse di studio post laurea con l’Università degli Studi di Ferrara, Dipartimento di Studi Umanistici, e con l’Università degli studi di Urbino,Dipartimento di Scienze della Comunicazione, Studi Umanistici e Internazionali. “Le fatiche dei due borsisti saranno esposte per la prima volta nel convegno di Rovigo – commenta la Vicepresidente Busson – abbiamo, infatti, volute dare un taglio scientifico coinvolgendo le università, e per rendere partecipi anche gli istituti scolastici del territorio polesano, abbiamo avviato un progetto di formazione con l’istituto Celio Roccati di Rovigo, con la partecipazione dell’associazione Minimiteatri e l’Università di Ferrara. I ragazzi di tre classi del triennio (indirizzi Arti figurative, Architettura-ambiente
e Grafica nell’Ambito di Discipline pittoriche) hanno potuto conoscere l’artista Avelli e cimentarsi in rappresentazioni artistiche che saranno esposte al museo dei Grandi Fiumi
il giorno del convegno”. “Sin da ottobre 2022 quaranta studenti si sono impegnati con grande vivacità nell’omaggiare Rovigo e Avelli con le loro realizzazioni artistiche, nell’ambito del percorso PCTO” – commenta Silvia Fogagnolo, docente dell’istituto scolastico Roccati.

Soddisfazione ha espresso in una nota Anna Maria Pastorelli, dirigente del “Celio-Roccati”, da subito disponibile ad accogliere la proposta della Fondazione Rovigo Cultura. “Si tratta – ha detto – di un’occasione preziosa per i nostri ragazzi di crescere e di fare esperienza del territorio. E per la città, di investire in ciò che di più fruttuoso esiste, ovvero i giovani”. Anche il presidente di Minimiteatri, Ruggero Zambon, ha espresso il suo entusiasmo: ”è stato emozionante vedere i ragazzi appassionarsi al lavoro del ceramista, scoprirne i misteri, le modalità di lavoro, e rendersi disponibili a lasciarsi accompagnare dalle parole di Micol Andreasi e Letizia Piva in un viaggio nel tempo profondo e affascinante”. A ottobre sarà la volta della seconda metà del progetto, ovvero un ulteriore convegno scientifico che sarà realizzato presso la Galleria Nazionale delle Marche, a Urbino. “Qui, parteciperanno anche gli studenti polesani coinvolti nel progetto, per permettere loro di conoscere di persona quello che per un anno scolastico hanno studiato sui libri, ovvero la culla del Rinascimento che grande fece il nostro concittadino Avelli” – conclude Busson.
Per valorizzare ulteriormente questo progetto, Fondazione Rovigo Cultura ha prodotto un video nel quale si ripercorrono le tappe fondamentali della vita artistica e umana di
Avelli. Il valore aggiunto della colonna sonora composta appositamente da Giovanni Cavazza, allievo del corso di Musica Applicata, sotto la supervisione del Maestro Marco
Biscarini, ha consentito il coinvolgimento del Conservatorio di Musica “F. Venezze” di Rovigo nel progetto “Xanto Avelli, un artista Mondiale”. Infine, ad allietare la mattinata
del convegno di Rovigo, ci saranno anche gli studenti dell’istituto alberghiero Cipriani di Adria (RO), che provvederanno all’accoglienza e ad un rinfresco.
Un’iniziativa rilevante dal taglio moderno e attuale che conferisce importanza allera dici culturali della città, ma anche la storia di un viaggio, quello di Avelli, verso obiettivi che è possibile raggiungere – fa notare il Sindaco di Rovigo nel suo intervento – e un plauso a Fondazione Rovigo Cultura per la capacità di aver creato una rete di collaborazioni fra Istituzioni ed Enti, non solo locali, ma anche nazionali e internazionali, per far rivivere una storia nata per volere di Andrea Pirani e Fondazione Banca del Monte che ringrazio”.
Anche l’Assessore alla cultura della Regione del Veneto esprime la sua soddisfazione per il progetto e per le sue declinazioni e attività che permetteranno di lasciare una eredità e consapevolezza culturale soprattutto nei giovani. “Mi congratulo per la rete di collaborazioni attivata per questo progetto” – conclude Corazzari, ricordando come questo sia uno degli obiettivi della Legge quadro della Cultura della Regione del Veneto.

FONDAZIONE ROVIGO CULTURA